Audizione con la commissione sanità della Regione Lombardia

PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON LINFEDEMA

DIAGNOSI

Non occorrono costosissime diagnosi strumentali. Il medico di base deve ricevere adeguate informazioni dalle ASL di riferimento e le istruzioni per valutare l’insorgere della
patologia. La semplice pressione del pollice sulla cute dell’arto in esame se lascia una specie di fossetta, la FOVEA come chiamano gli specialisti, evidenzia un edema linfatico.
La linfoscintigrafia e la linfo RM con agenti di contrasto e radiotraccianti sono da riservare ai casi gravissimi o dubbi.

TRATTAMENTO INTENSIVO

In caso di diagnosi positiva il paziente deve essere inviato prima che sia possibile al centro MAC, la cui presenza sul territorio deve essere favorita e implementata. Una realtà che si colloca prima del day hospital ospedaliero
Il MAC deve poter fornire tutto il materiale necessario al trattamento, dove oggi, in alcuni casi, questi devono essere procurati dal paziente.
Il fisiatra valuta la durata del trattamento sulla base di una stadiazione oggettiva, al termine del quale prescrive gli indumenti di compressione necessari al controllo della patologia.
Controlli di follow-up possono richiede nel tempo la ripetizione della terapia intensiva.

TRATTAMENTO DI MANTENIMENTO

Il trattamento di mantenimento deve essere assicurato nel tempo e con continuità, nel rispetto della continuità terapeutica da assicurare alla malattia cronica.
Il fisiatra prescrive la tempistica in base alla stadiazione: dal un trattamento al mese a uno settimanale.
Il trattamento, che prevede il solo drenaggio linfatico e il bendaggio compressivo, deve essere assicurato in strutture ambulatoriali.
Queste devono essere messe in grado di funzionare in modo sostenibile.
I LEA disponibili prevedono tariffe inadeguate e che di fatto impediscono questa attività.

FOLLOW UP

Il controllo post operatorio oncologico ha protocolli finalizzati alla ricerca di marcatori per individuare eventuali recidive.
Anche le risorse, tecniche-economiche, sono principalmente destinate ai problemi oncologici e non alla riabilitazione di casi di linfedema che possono emergere anche dopo anni dall’intervento chirurgico.
Quindi per il linfedema il follow-up delle terapie può essere eseguito all’interno del MAC con visite specialistiche dedicate.

INDUMENTI ELASTOCOMPRESSWIVI

I LEA disponibili prevedono la fornitura anche su misura degli ausili per gli arti superiori e inferiori, ma mancano diversi articoli che formano il kit necessario a seconda dei casi: collant e bermuda a calzoncino per addome, genitali e casi bilaterali degli arti inferiori, calotte e guanti per le dita dei piedi e delle mani, maschere per testa/collo, bustini per le zone mammarie.
Occorre arrivare a degli “accordi quadro” con uno o più produttori, JOBST-JUZO-MEDI-MEDIVEN-CIZETA-CONFIWAVE i più noti, e con le Sanitarie di distribuzione per fissare le tariffe concordate per tutti gli ausili standard e su misura.
Questo consentirebbe al paziente con prescrizione medico-specialistica di ottenere gli indumenti necessari, con la stessa semplicità con la quale oggi otterrebbe i tutori ortopedici, come per esempio un tutore per ginocchio affetto da meniscopatia.